Domande frequenti sugli esami ematici - Spiega esami

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Domande frequenti sugli esami ematici

Perchè di solito prima del prelievo bisogna essere digiuni?
Per alcune analisi, è importante digiunare perchè in questo modo il siero risulta più limpido e quindi l'esecuzione dell'esame avviene in modo più preciso. Tuttavia, questa regola non vale per tutti gli esami. Alcuni di essi, infatti, come per esempio la glicemia, risentono molto di quello che si è mangiato precedentemente, mentre per gli altri l'alimentazione non costituisce un fattore di ostacolo.

Bere acqua prima del prelievo può alterare i valori del sangue?

No. Bere acqua è infatti un meccanismo del tutto fisiologico e quindi assolutamente ininfluente su qualsiasi metabolismo e, di conseguenza, su qualsiasi valore del sangue. L'acqua, se assunta in grandi quantità, può solo rendere più limpide le urine.

In quali tipi di esame il digiuno non è una condizione necessaria?

Il mangiare due o tre ore prima non influisce in alcun modo sulla torbidità del siero e non altera i valori del sangue, se non la glicemia. In America, e ormai anche in alcuni laboratori italiani, infatti, i prelievi si fanno in qualsiasi momento della giornata. L'abitudine di fare i prelievi al mattino e a digiuno è quasi sempre in funzione all'organismo del laboratorio.

Quello che si mangia la sera prima può "falsare" alcuni valori?

Si, soprattutto se si beve alcol (può influire sulla Gamma GT), se si mangiano molti grassi (influiscono sui trigliceridi) e molta carne (influisce sull'acido urico). Quando si esegue un esame, quindi, la sera precedente è bene mangiare come al solito, senza eccedere in alcolici o alimenti molto conditi e ricchi di proteine animali. Tuttavia, se si è abituati ad esagerare, è bene non variare la dieta, in modo che il referto possa registrare la situazione dell'organismo senza interferenze.

Dalle analisi, si può capire se una persona fa uso di qualche farmaco?

No. Si può sospettare ma non si può dimostrare. Per sapere se una persona fa uso di un determinato farmaco, esistono degli esami appositi, che si chiamano, appunto, "dosaggi dei farmaci", in grado di ricercare nel sangue e nelle urine la presenza di particolari sostanze e di quantificarle.

Perchè sono importanti le prime urine del mattino?

Perchè sono le più concentrate e quindi quelle che esprimono meglio la funzionalità dell'apparato urinario. Le urine del mattino, infatti, evidenziano, più che le altre, la presenza di sangue, globuli bianchi, e batteri oppure quella dei microcristalli responsabili della calcolosi delle vie urinarie.

Per quali tipi di esami si possono ottenere i risultati presto?

Esistono esami che devono essere eseguiti necessariamente in tempi brevissimi. Per questo tipo di esami, i risultati possono essere dati in giornata. Altri esami ritenuti "specialistici", richiedono invece tempi più lunghi, ma ci sono laboratori molto attrezzati che riescono a dare ugualmente i risultati in tempi brevissimi.

Per quali esami, invece, si richiedono tempi più lunghi?

Alcuni esami richiedono tempi necessariamente più lunghi per ottenere risultati. Per esempio gli esami batteriologici, in quanto per poter far crescere i batteri sono necessari alcuni giorni.

Perchè i valori "normali" sono diversi a seconda del laboratorio?

Oggi, le differenze sono molto limitate. A livello internazionale, ormoni, malattie infettive, emocromo e glicemia prevedono più o meno gli stessi valori "normali". Esistono piccole differenze che dipendono dal fatto che ogni laboratorio si crea dei livelli normali in base a statistiche formulate nel contesto generale dei valori trovati nel sangue dei suoi clienti. Ovviamente, maggiore è la quantità di clienti, maggiore è l'attendibilità di questi valori "normali".

Come sono fatte le siringhe per prelevare il sangue?

Esistono due tipi di siringhe: quelle normali dalle quale si aspira e quelle più recenti, che sono costituite da provette che aspirano direttamente il sangue dopo essere state infilate in un cilindro cavo collegato all'ago. Quest'ultimo sistema è più igienico, più sicuro e permette di prelevare l'esatta quantità di sangue richiesta.


Dopo il prelievo bisogna distendersi?
No. Esistono persone particolarmente emotive e sensibili che reagiscono al prelievo con una stimolazione del nervo vago, che induce alla vasodilatazione, all'abbassamento pressorio e quindi allo svenimento. Queste persone, però, non devono stendersi dopo, bensì durante il prelievo del sangue.

In quali casi il prelievo risulta difficoltoso?
In quelle persone che hanno le vene molto profonde. é' infatti importante che chi preleva il sangue trovare vene che si possono "sentire" al tatto, costatandone la grandezza, l'elasticità e il percorso. Le vene visibili, infatti, non sempre sono quelle adatte per il prelievo in quanto troppo superficiali.

E' giusto, dopo un prelievo di sangue, mangiare carne rossa?
No. Non è giusto nemmeno dopo la donazione di sangue. Piuttosto, è buona norma bere molta acqua.

Esiste qualche accorgimento da seguire dopo il prelievo?
Dopo il prelievo, occorre non piegare il braccio e tenere ferme due dita sopra il cotone e il cerotto che l'infermiera pone in corrispondenza del foro dell'ago. Si consiglia inoltre di non guidare per un quarto d'ora circa e di non portare peso sull'arto da cui il sangue è stato prelevato per almeno mezzora. Mai massaggiare o fregare sul foro dell'ago: le piastrine in quel momento si stanno raggruppando per arginare la piccola emorragia e bisogna lasciare che questo processo avvenga normalmente.

Esiste qualche accorgimento da seguire prima del prelievo?
Prima di seguire l'esame del sangue, è bene segnalare al medico se si sta facendo una cura con antinfiammatori (compresa l'aspirina), dal momento che questi farmaci possono influire sull'attività di aggregazione delle piastrine. Stesso discorso, se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti.

Perchè il prelievo viene effettuato dalle vene e non dalle arterie?

Perchè dalle vene il prelievo risulta più semplice. Le arterie sono più profonde, sono molto meno elastiche e difficilmente si sentono al tatto. Inoltre se si buca un'arteria, il sangue non influisce regolarmente, ma tende a seguire un andamento "a pulsazioni", rendendo molto più complicato il prelievo.

Dai soli esame del sangue si può capire esattamente come si sta?
Tutti gli esami del sangue evidenziano un check-up di salute dinamico, che registra esattamente la funzione del metabolismo dei vari organi. Un esame del sangue di routine può, in termini di diagnostica, essere paragonato alla visita presso specialisti. Se i valori del sangue sono corretti, quindi (e ben eseguiti ed interpretati), indicano quasi sempre e sicuramente un buono stato di salute.

La presenza di un tumore comporta un'alterazione delle analisi "comuni"?
Nelle fasi iniziali del tumore, gli esami di laboratorio comuni non sono sufficienti a indicarne la presenza. Negli stadi di tumori più evoluti, invece, si alterano molti valori del sangue (emocromo, Ves, proteina C reattiva ed elettroforesi del siero).

C'è qualche persona che non può effettuare gli esami del sangue?

No, gli esami del sangue possono tranquillamente essere effettuati da tutti, indipendentemente dall'età e dal tipo di malattia di cui una persona soffre. Si consiglia, anzi, di sottoporsi ad un check-up del sangue almeno una volta ogni due-tre anni circa
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