Criptosporidiosi - Spiega esami

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Criptosporidiosi

Esami su sangue completi dalla A-Z > Malattie > Parassitosi
CRIPTOSPORIDIOSI
Infezione con protozoi del genere Cryptosporidium che causano malattia diarreica.
Sommario:
Eziologia e patogenesi
Sintomi e segni
Diagnosi
Profilassi e terapia


Eziologia e patogenesi
I criptosporidi sono protozoi coccidiani che si replicano intracellularmente nel margine ciliato del piccolo intestino. Le oocisti infettanti vengono liberate nel lume e si ritrovano nelle feci. Dopo l'ingestione da parte di un altro vertebrato, l'oocisti libera gli sporozoiti che si trasformano in trofozoiti, quindi si replicano e producono oocisti dopo circa 12 giorni.
Il C. parvum causa la maggior parte dei casi. Le infezioni derivano da diffusione zoonotica, da contatto interpersonale diretto o sono trasmesse con l'acqua. La malattia si verifica in tutto il mondo; sono ad alto rischio i bambini, chi viaggia all'estero, i pazienti immunocompromessi e il personale sanitario che assiste i soggetti affetti da criptosporidiosi. La criptosporidiosi è responsabile di più del 5% di tutte le gastroenteriti sia nei paesi industrializzi che in quelli in via di sviluppo. Epidemie si sono verificate negli asili nido la trasmissione nosocomiale ha causato vaste epidemie causate dall'acqua in diverse città degli USA.
Sintomi e segni
Il periodo di incubazione è di circa una sett. e la malattia clinica si verifica in più dell'80% delle persone infette. L'esordio è acuto, con profusa diarrea acquosa, crampi addominali e, meno comunemente, nausea, anoressia, febbre e malessere. I sintomi generalmente persistono per 1-2 sett., raramente  un mese e quindi diminuiscono. L'eliminazione fecale delle oocisti può continuare per diverse settimane dalla fine dei sintomi clinici. L'eliminazione asintomatica delle oocisti è comune presso i bambini più grandi nei paesi in via di sviluppo.
Nell'ospite immunocompromesso l'esordio della malattia può essere più graduale, ma la diarrea può essere più grave. Se non si può rimediare al difetto immunitario di base, l'infezione non verrà eliminata. Perciò, la diarrea profusa intrattabile può proseguire persistentemente o in maniera intermittente a vita, con perdite di fluidi > 5-10 l/ die.
Diagnosi
L'identificazione delle oocisti acido-resistenti nelle feci conferma la diagnosi; i metodi convenzionali di esame delle feci non sono attendibili. L'utilizzo delle procedure di sedimentazione con formalina-etil acetato o di concentrazione delle feci con la flottazione zuccherina aumenta le probabilità di effettuare la diagnosi. Le oocisti di Cryptosporidium possono essere identificate mediante microscopia a contrasto di fase o colorando con il reagente Kinyoun modificato acido-resistente. L'Ac monoclonale marcato con fluoresceina e i kit ELISA sono ottimi per l'individuazione di oocisti. La biopsia intestinale è l'ultima risorsa.
Profilassi e terapia
Le feci dei pazienti con criptosporidiosi sono altamente contagiose; devono essere osservate strette precauzioni con enteriche. La bollitura dell'acqua è il metodo di decontaminazione più facilmente disponibile; solo filtri con pori di grandezza  1 mm rimuovono i criptosporidi.
Nelle persone immunocompetenti, la criptosporidiosi è autolimitantesi e richiede solo terapia di supporto. Un farmaco del tutto efficace non è disponibile, ma la paramomicina (500-750 mg PO qid) ha la più alta frequenza di successo; le recidive sono comuni. In alcuni pazienti con AIDS, i sintomi della criptosporidiosi sono cessati dopo la terapia antiretrovirale. Misure di supporto, reidratazione orale e parenterale e iperalimentazione sono spesso vitali nelle persone immunocompromesse.
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